Il gruppo e l’anoressia (2004), Raffaello Cortina, Milano, 2004

· Individuo e Gruppo
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Il gruppo e l’anoressia (2004), Raffaello Cortina, Milano, 2004

Dopo una descrizione introduttiva di carattere storico e tecnico dei gruppi omogenei, della loro origine e della pratica, e dopo una riconsiderazione della letteratura che esplora le condizioni anoressiche e bulimiche, la monografia passa a considerare come la nozione di omogeneità risalga alla rappresentazione dell’idea di “massa” elaborata da Freud e alla considerazione di elementi e funzioni dell’apparato mentale di tipo primitivo e indistinto, che Bion successivamente descrisse come psicosoma e “protomente”, indicando l’esigenza e l’utilità della loro integrazione all’interno dell’apparato psichico, mediante l’attività della funzione contenuto-contenitore. Tali funzionamenti sono meglio realizzati nel processo di gruppo, il cui apparato stimola l’indifferenziazione ma anche la formazione di un metabolismo trasformativo per produrre funzioni individuanti, mediante continui movimenti di oscillazione tra funzionamenti e decostruzioni di elementi primitivi e ricostruzioni cognitive organizzanti. Il dispositivo sociale del gruppo di questo tipo potrebbe essere utile particolarmente per i pazienti anoressici, che sono portatori di un’identità fragile, la quale nel gruppo omogeneo (isomorfico con l’oggetto e il funzionamento patologico e con le sue richieste) è maggiormente rispecchiata e rinforzata – ma anche aiutata a lavorare con l’indistinzione arcaica nella direzione di enucleare lo stimolo alla dis-omogeneità (omomorfica).

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